Negli ultimi anni, il panorama produttivo italiano sta affrontando una trasformazione profonda, spinta da due grandi forze: la digitalizzazione e la sostenibilità ambientale. In questo contesto si inserisce la Transizione 5.0, una misura ambiziosa prevista dalla Legge di Bilancio 2024 (art. 38 del Decreto PNRR 4, convertito con modifiche nella Legge n. 56/2024), che mira a integrare in modo sinergico tecnologie digitali e risparmio energetico.

Cos’è la Transizione 5.0?

La Transizione 5.0 rappresenta l’evoluzione naturale del Piano Transizione 4.0. Se quest’ultimo si era focalizzato sulla digitalizzazione dei processi industriali, il nuovo Piano punta ancora più in alto: si tratta di accompagnare le imprese italiane, piccole e grandi, verso un modello produttivo più efficiente, sostenibile e tecnologicamente avanzato. Il Piano mette a disposizione 6,3 miliardi di euro nel biennio 2024-2025 per supportare investimenti che generano un concreto risparmio energetico e un’accelerazione della trasformazione digitale.

Chi può beneficiarne?

Tutte le imprese residenti in Italia, indipendentemente dal settore o dalla dimensione, possono accedere agli incentivi previsti. L’unico vincolo è la regolarità fiscale e contributiva e l’assenza di sanzioni interdittive. Un’opportunità dunque accessibile anche alle PMI del territorio varesino, che operano in settori strategici come quello meccanico, metalmeccanico, gomma-plastica, tessile, alimentare e packaging.

In cosa consiste il beneficio?

Il cuore del Piano è rappresentato da un credito d’imposta fino al 45% sulle spese sostenute per investimenti in:

  • Beni materiali e immateriali interconnessi
  • Sistemi di automazione e digitalizzazione
  • Impianti per la produzione e l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili (esclusa la biomassa)
  • Software per il monitoraggio energetico
  • Spese di formazione del personale (fino al 10% dell’investimento o massimo €300.000)

L’entità del credito d’imposta dipende dal risparmio energetico certificato:

  • 35% per riduzioni di almeno il 3% del consumo energetico complessivo
  • 40% per risparmi pari o superiori al 6%
  • 45% per risparmi pari o superiori al 10%

L’investimento massimo agevolabile è di 50 milioni di euro per impresa.

Quali sono i requisiti tecnici?

Per ottenere il credito, le imprese devono dimostrare il risparmio energetico attraverso:

  • Una perizia tecnica asseverata da un professionista abilitato o una ESCo (Energy Service Company)
  • L’interconnessione dei beni acquistati al sistema aziendale di gestione della produzione
  • L’integrazione con tecnologie Industria 4.0

La valutazione dei risparmi deve essere effettuata seguendo le linee guida ENEA e MASE, gli enti pubblici di riferimento per l’efficienza energetica.

Quando e come si accede al beneficio?

Gli investimenti devono essere effettuati tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025. L’impresa deve:

  1. Presentare una comunicazione preventiva al GSE (Gestore Servizi Energetici), tramite una piattaforma online attiva dal 7 agosto 2024.
  2. Eseguire l’investimento, corrispondendo almeno un acconto del 20%.
  3. Inviare la comunicazione finale con allegata la perizia ex-post entro il 28 febbraio 2026.
  4. Utilizzare il credito maturato in 5 quote annuali tramite modello F24.

Cumulabilità e compatibilità con altri incentivi

Uno dei punti di forza del Piano Transizione 5.0 è la cumulabilità con altri strumenti agevolativi, come il credito d’imposta 4.0, il Superbonus, gli incentivi ZES e i fondi regionali o PNRR, a patto che non si superi il costo effettivo dell’investimento.

Le difficoltà per le imprese

Nonostante i vantaggi, molte imprese rischiano di non accedere a questi incentivi per:

  • Mancanza di competenze tecniche interne
  • Timore della burocrazia
  • Complessità nella stesura delle perizie e nella gestione della piattaforma GSE

Ed è proprio in questo scenario che Api Servizi alle Imprese può fare la differenza.

Perché affidarsi ad Api Servizi alle Imprese?

Api Servizi alle Imprese mette a disposizione delle PMI un supporto completo, tecnico e normativo, che va dalla progettazione degli investimenti fino all’assistenza nella fruizione del credito. I servizi offerti includono:

  • Analisi preliminare della situazione aziendale
  • Progettazione degli interventi tecnologici e di efficienza energetica
  • Redazione delle perizie asseverate
  • Supporto per tutte le comunicazioni con GSE
  • Affiancamento nella gestione fiscale e amministrativa del credito d’imposta

Grazie a una rete di professionisti accreditati e alla profonda conoscenza del territorio, Api Servizi alle Imprese è in grado di personalizzare l’approccio su ogni singola realtà, trasformando la Transizione 5.0 in un motore di sviluppo concreto.

Quali vantaggi ottiene l’impresa?

Un’impresa che investe strategicamente grazie al Piano Transizione 5.0 ottiene vantaggi su più fronti:

  • Riduzione dei costi energetici e aumento della marginalità
  • Maggiore competitività internazionale grazie all’adozione di tecnologie avanzate
  • Rafforzamento del rating ESG, importante per l’accesso al credito e la reputazione aziendale
  • Miglioramento dell’organizzazione interna e della formazione del personale

Tirando le somme

La Transizione 5.0 non è solo un’opportunità fiscale: è una vera e propria occasione di cambiamento strutturale. In un mondo dove sostenibilità ed efficienza sono parole chiave, non cogliere questa occasione significherebbe restare indietro.

Con il supporto di Api Servizi alle Imprese, ogni azienda può affrontare con sicurezza e successo questa sfida, trasformando gli investimenti in vantaggi concreti e duraturi.

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